La tomografia a emissione di positroni è una tecnica diagnostica per immagini molto precisa della medicina nucleare, che spesso viene combinata con la tomografia computerizzata (TC).
In caso di PET-TC, prima dell’esame si inietta nella vena di un braccio un cosiddetto radiofarmaco, che può essere evidenziato dal rilevatore altamente sensibile della PET. Nella maggior parte dei casi si utilizza uno zucchero radiomarcato (F18 fluorodeossiglucosio, abbreviato in FDG). I tumori e i focolai infiammatori mostrano di solito un aumento del metabolismo degli zuccheri, per cui possono essere identificati e valutati anche in relazione alla loro risposta a una terapia specifica.
Utilizzando in associazione la tomografia computerizzata (TC) è possibile localizzare con precisione un aumento del metabolismo degli zuccheri. Durante l’esame il paziente si trova disteso in un’apparecchiatura a forma di tubo che produce dei rumori. L’esame è indolore e dura complessivamente circa due ore.